La chirurgia dello strabismo è forse tra le chirurgie oculistiche più antiche e anche quella che forse ha avuto la minor evoluzione nel corso dei decenni. I primi concetti furono espressi già nel 1837 e la prima operazione di strabismo descritta fu svolta nel 1839. Da allora le tecniche e le strumentazioni hanno avuto una evoluzione costante, ma i principi concettuali sono gli stessi da sempre.
I principi base dell’intervento di strabismo
Per correggere lo strabismo e riallineare gli assi visivi si agisce rafforzando o indebolendo la forza dei muscoli che muovono l’occhio.
- gli avanzamenti
- le resezioni
- le plicature del muscolo
Gli interventi per indebolire i muscoli sono in genere le recessioni del muscolo.
Spesso queste tecniche si combinano tra di loro: a seconda del tipo e dell’entità dello strabismo è necessario operare uno o entrambi gli occhi contemporaneamente.
Gli interventi di strabismo possono essere svolti sia con tecniche tradizionali sia con tecniche mininvasive, in più è possibile operare sia in anestesia generale che in anestesia locale o topica. Solo un attento esame del paziente combinato con l’esperienza del chirurgo potrà portare alla scelta della miglior strategia chirurgica per il caso specifico.
Due diversi tipi di intervento
L’operazione di strabismo in anestesia generale: indicata soprattutto nei bambini, nei casi complessi e nei casi di reintervento
Gli interventi di strabismo in anestesia generale sono indicati nei bambini e nei casi complessi o in caso di reintervento. In anestesia generale l’effetto dell’intervento potrà essere valutato solo una volta che il paziente si sarà risvegliato completamente. In questi casi è necessaria una precisa pianificazione pre-operatoria con delle tavole guida (Surgical Strabismus Planning Table) che indicano l’entità del rafforzamento o dell’indebolimento dei muscoli per quella data tipologia e ampiezza dello strabismo. Malgrado la precisione di questo metodo può accadere che il risultato finale possa essere superiore o inferiore al previsto con la necessità a volte di un reintervento.
Per ovviare a questo inconveniente sono state proposte tecniche chirurgiche in cui la regolazione dell’allineamento degli occhi avviene il giorno successivo l’intervento, quando l’effetto dell’anestesia generale è completamente finito. Queste regolazioni successive possono essere fastidiose perché l’occhio è infiammato e dolente.
L’intervento di strabismo in anestesia locale o topica: un’operazione indicata per correggere lo strabismo negli adulti
Gli interventi di strabismo in anestesia locale, o ancor meglio quelli in anestesia topica, possono al contrario essere subito regolati durante l’intervento stesso grazie al fatto che il paziente è vigile: in questo modo è possibile misurare immediatamente l’effetto della chirurgia e porre rimedio a eventuali sotto o sovra-correzioni. Questo tipo di intervento dà maggiori garanzie di successo operatorio, ma non si può usare con bambini o in generale nei pazienti poco collaboranti.
La chirurgia dello strabismo farà di nuovo collaborare i tuoi occhi
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