Esame computerizzato del campo visivo

Esame computerizzato del campo visivo

campimetro computerizzato
Campimetria computerizzata
progressione del danno del campo visivo nel glaucoma negli anni
Progressione del danno del campo visivo nel glaucoma negli anni

Malattia/intervento di riferimentoGlaucoma

L’esame computerizzato del campo visivo studia l’estensione e la qualità della visione periferica tramite uno strumento chiamato campimetro computerizzato, che misura la sensibilità della retina periferica agli stimoli luminosi. Si possono così comporre delle mappe di sensibilità retinica e paragonarle a un quadro di normalità in base all’età del paziente.

Perché è importante?

L’esame è molto utile per valutare la presenza di un danno della periferia della visione, che il paziente spesso non percepisce, in più ci indica la stazionarietà o la progressione del danno nel tempo dandoci un’informazione essenziale sulla validità della terapia in corso.

Come si svolge?

Il paziente si siede appoggiando il mento alla macchina, che ha l’aspetto di una cupola, e gli viene bendato un occhio.

Viene quindi invitato a fissare un punto centrale da cui non deve distogliere lo sguardo per tutta la durata dell’esame. Il computer del campimetro fa apparire sulla cupola luci di diverse dimensioni e intensità, e il paziente deve premere un pulsante ogni volta che le percepisce con la coda dell’occhio. L’esame ha una durata variabile dai 5 agli 8 minuti per occhio.